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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Appartamento cercasi: se meridionali, con cane e neonata non c’è posto

Alessia ha 24 anni e da un mese è diventata mamma. Il compagno ne ha 31 e ha da poco vinto il concorso per un posto da infermiere al San Bortolo. Tutto bene se non che i due non riescono a trovare casa a Vicenza

Essere meridionali, nel 2019, può essere ancora un’aggravante di non poco conto. Lo sanno bene Alessia e il compagno, lei 24 anni e lui 31, che da mesi cercano un appartamento a Vicenza ma sembra una mission impossible. L’agenzia continua a rimandare e loro, spazientiti hanno voluto capire perché sia tutto così difficile. La verità è che dietro ai continui rimandi da parte dell'agenzia c'è la remora di un padrone di casa che non intende affittare il proprio locale a persone del Sud. A maggior ragione se in quella casa ci deve vivere anche un cane (di piccola taglia) ed una bimba di appena un mese.

“Tutto ha inizio qualche mese fa - ci racconta Alessia - quando abbiamo ricevuto la bella notizia: il mio compagno ha vinto il concorso a tempo indeterminato per fare l’infermiere all’ospedale San Bortolo di Vicenza. Notizia che è arrivata in concomitanza con la fine della mia gravidanza per cui ci siamo subito messi a cercare una sistemazione per poter trasferirci da Udine a Vicenza”.

Per non affrontare un trasloco nel bel mezzo del travaglio, il compagno di Alessia chiede un mese di aspettativa e si dedica alla ricerca dell’appartamento su Vicenza, ma è proprio qui che iniziano i problemi: “Dopo svariate richieste in agenzie e dopo ben sei proposte rifiutate e motivate perché abbiamo un cane di taglia piccola e/o una bambina di un mese o per il semplice fatto che siamo di origine meridionale, a Vicenza non sembra esserci posto per noi”.

I due comunque lasciano l’abitazione di Udine e, in attesa di trovare una sistemazione a Vicenza, mettono le loro cose in un box in affitto. Alessia, prossima al parto, non può far altro che tornare dai suoi per la nascita della sua primogenita, il tutto a 900 km di distanza dal futuro papà. Nel frattempo il compagno trova una sistemazione temporanea in un convitto di suore.

“Non sappiamo più dove poter cercare o a quale agenzia rivolgerci - ci confessa disperata Alessia -  Ci chiediamo come sia possibile tutto questo. Siamo stati due anni in un condominio ad Udine e nemmeno le buone referenze da parte del nostro vecchio amministratore bastano. Mi trovo a km di distanza dal mio compagno che sta vedendo crescere la bambina solo tramite foto e videochiamate. Siamo esausti”.

Alessia e il compagno lanciano dunque un appello affinché qualcuno posso aiutarli a trovare una sistemazione in modo da poter tornare a vivere insieme. 

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